La nostra storia

L’ A.O.A. ( Associazione Ortofrutticoltori Agro ) è stata costituita nell’ anno 1980 e riconosciuta ai sensi del regolamento CE 1035/72 nell’anno 1982. A seguito della riforma dell’O.C.M.,avvenuta con l’emanazione del Regolamento CE 2200/96, l’O.P. ( Organizzazione di Produttori) è stata riconosciuta ai sensi dell’articolo 11 per la categoria IV ” prodotti destinati alla trasformazione ” con delibera della Regione Campania n.12863 del 30 settembre 1998 ed iscritta nell’albo Regionale delle APO istituito presso la Giunta Regionale della Campania al n.5.

In ottemperanza a quanto previsto dalla legge numero 128 del 24 aprile 1998, articolo 40 paragrafo 6, con atto a firma del Notaio d’Amaro Avv. Tommaso, stipulato in data 29 maggio 1999, approvato dall’Assemblea straordinaria dei Soci in data 29 maggio 1999, l’A.O.A. ha modificato la denominazione in Consorzio Associazione Ortofrutticoltori Agro Società Cooperativa a responsabilità limitata, in sigla Consorzio A.O.A. S.c.r.l. La base associativa è, prevalentemente, concentrata nella regione Campania con produzioni realizzate, in maggior parte nella regione Puglia, e con presenze significative in altre regioni quali: Campania, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria. Alla società possono aderire sia Singoli produttori (persone fisiche) che Cooperative (persone giuridiche).

Qualità ed affidabilità

La produzione del Consorzio A.O.A. S.c.r.l. è caratterizzata, principalmente, da pomodoro da industria, che viene collocato, integralmente, presso le industrie di trasformazione. L’attività dell’O.P. è individuata, principalmente, nelle seguenti fasi: – programmazione; – contrattazione; – produzione; – controllo; – commercializzazione del pomodoro. A tal fine l’O.P. è dotata di una struttura organizzativa che supporta in tutte le fasi sopra indicate i propri associati. La struttura organizzativa è composta da n.6 unità regolate contrattualmente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. L’O.P. si avvale ,altresì, di consulenze professionali esterne per far fronte alle necessità di carattere tecnico-agronomico, nonchè, in materia contabile, fiscale e del lavoro. In sintesi, l’O.P. cura gli aspetti contrattuali per la commercializzazione del prodotto, i controlli di qualità in campagna, i rapporti istituzionali, nell’interesse esclusivo degli associati e nel rispetto del principio della mutualità e senza fine di lucro, così come sancito dalle leggi sulla cooperazione. L’associazione provvede a commercializzare le produzioni degli associati ed a distribuire loro il netto ricavato dalle vendite. Ai fini contabili l’attività principale si estrinseca nella fatturazione del prodotto consegnato in riferimento ai contratti sottoscritti con le Industrie di trasformazione ( conto vendite) e nell’ acquisizione delle fatture emesse da parte delle Cooperative Socie ( conto acquisto).

Il costo sopportato per la gestione è garantito dai Soci mediante la corresponsione di uno specifico contributo deliberato e regolamentato dall’Assemblea Ordinaria dei Soci ( art. 22 dello Statuto Sociale). Questi contributi sono esenti da ogni imposta ai sensi dell’ art. 9 della legge 674/98. Nell’anno 2001 è partita la riforma dell’OCM, recepita nel reg. CE 449/01 e D.M. 26 aprile 2001, il quale prevede la corresponsione dell’aiuto comunitario direttamente ai produttori agricoli per il tramite delle Associazioni e delle Cooperative di 1° grado. Nei termini previsti dai vigenti regolamenti l’O.P. presenta richiesta di aiuto per i quantitativi di pomodoro consegnati, in conformità a quanto previsto dal reg. CE 449/01 e D.M. 26 aprile 2001, dai produttori per il tramite delle Cooperative Socie. Inoltre, nell’anno 2001 in data 15 settembre l’O.P. ha presentato al competente Assessorato alla Regione Campania ai sensi del reg. CE 2000/96 e successive modifiche e/o integrazioni un Programma Operativo per il quinquennio 2002/2006. Tale programma prevede la corresponsione da parte della CE per il tramite dell’A.G.E.A. e del competente Assessorato della Regione Campania di un contributo pubblico pari al 50% dei costi sostenuti per l’attuazione delle azioni inserite nel Programma Operativo.